Avete mai sentito parlare della HOT CHIP challenge? Sui social spopolano i video dove i più temerari si cimentano ad affrontare questa sfida.
Partiamo dalle basi
Che cos’è l’HOT CHIP challenge? Niente meno di una patatina prodotta con 2 peperoncini tra i più piccanti al mondo, Carolina Reaper e lo Scorpion.
La sua piccantezza raggiunge i 2.2 milioni di gradi nella scala di Scoville, una volta ingerita le tue papille gustative andranno letteralmente a fuoco, consiglio l’uso di latte per contrastare l’incendio.
Come si presenta
La tortilla, perchè se non si fosse capito è venduta singolarmente, si presenta di color nero/marrone all’interno di un packaging molto particolare, una confezione a forma di bara.
All’interno di questa bara si trova appunto la patatina racchiusa in una bustina con l’acronimo RIP per porre maggior enfasi a questa pazzesca challenge, un guanto nero vivamente consigliato (non toccate la patatine a mani nude!), un adesivo e degli sconti nel caso in cui ti volessi far ancora del male e prenderne un’altra.

Degustazione
Non mi sono fidato a mangiarla intera, ne ho assaggiata solo una piccola parte…
Avendo visto qualche challenge sui social notavo che già solo all’apertura c’era gente che lacrimava, non avendo avuto nessuna reazione mi sono sentito forte, uno tosto. Tant’è che non ci ho pensato due volte a mangiarla.
I problemi sono arrivati una volta deglutita, avevo la bocca completamente in fiamme come se fosse anestetizzata.
Per non parlare delle labbra… penso che un bacio ad un griglia accesa sia meno peggio.
Continuavo a sbavare, non avevo il controllo della mia bocca, solo il latte riusciva a contrastare tutto ciò.
Onestamente mi aspettavo qualcosa di più perchè il dolore era solo localizzato lì, pensavo in qualche bruciore di stomaco o lacrimazione.
Dopo aver finito un litro di latte ed espulso in egual misura sudore dalla faccia (terzo principio della dinamica ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria), sono riuscito a tornare in me stesso, se vogliamo dare un minutaggio a questa esperienza direi un buon 15 minuti.
Probabilmente ingerendola intera e non solo un pezzettino la durata di questo viaggio sarebbe aumentata e forse anche i sintomi.
Tra 2/3 anni pubblicherò il video su Youtube, giusto il tempo di capire come funziona.
Alla prossima esperienza culinaria! SPOILER (NON CLICCARE QUI)
Si ringrazia Matteo che nonostante sia venuto inizialmente solo per sincerarsi delle mie condizioni è riuscito anche lui a provare questa buonissima patatina.