Nella metà di Ottobre del 2021 siamo partiti alla scoperta dell’immensa Maremma Toscana.

Il tour, seppur breve (3gg), ci ha portato ad esplorare i luoghi più rinomati della regione.

Tappe

Primo giorno

  • Lucca
  • Pisa
  • Volterra

Secondo giorno

  • San gimignano
  • Siena
  • Monteriggioni

Terzo giorno

  • Firenze

Primo giorno

Siamo partiti alle 4 di mattina del sabato per recuperare il tempo del viaggio ed essere già operativi all’inizio della mattinata.

Arrivati alle 8 a Lucca, la nostra prima tappa, abbiamo girato il centro città in un’atmosfera unica, senza troppa gente. Dopo aver fatto colazione, che ricordiamoci è il pasto più importante della giornata, abbiamo fatto una passeggiata sulle mura della città. Le mura di Lucca sono il secondo maggior esempio in Europa di mura costruite in epoca rinascimentale completamente integre. Furono costruite con lo scopo di difendere la città, ma fortunatamente non sono mai servite a difesa di invasioni o assedi veri e propri.

Dopo questo breve tour ci siamo diretti a Torre Guinigi, ormai unica testimonianza delle 250 torri che popolavano la città nel Medioevo. Saliti sulla Torre il panorama paga il prezzo del biglietto, oltre al Centro Storico si vedono in lontananza le infinite colline lucchesi.

Il tempo di scendere i 230 gradini che la costituiscono e ci siamo diretti verso Pisa, dove per prima cosa abbiamo pranzato con un panino super sgravato firmato “I Porci Comodi“. Dopo mangiato abbiamo iniziato a visitare Piazza dei Miracoli, è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Acquistando i biglietti dal sito dell’Opera della Primaziale Pisana, si ha la possibilità di visitare:

  • La Cattedrale
  • Il Battistero
  • La Torre
  • Camposanto
  • Museo delle Sinopie
  • Museo dell’Opera del Duomo
  • Palazzo dell’Opera del Duomo

Ci sono diverse tipologie di biglietti, noi abbiamo scelto quello che comprendeva tutti questi monumenti tranne l’ultimo.

La piazza, la cui base è un’ampio prato verde, è formata da quattro bianchissimi capolavori d’arte monumentale medievale: il celeberrimo Campanile o Torre Pendente, il Camposanto, il Battistero e il Duomo. Durante gli anni della Repubblica Marinara di Pisa questa piazza fu ribattezzata “Prato dei Miracoli” dal poeta Gabriele D’Annunzio per la bellezza dei monumenti che la costituiscono. Dal soprannome dannunziano deriva la definizione popolare di “Piazza dei Miracoli”.

Finita la nostra visita a Pisa ci siamo diretti a Volterra, dove abbiamo pernottato per un notte. Volterra è un borgo edificato su una collina fra le valli dell’Era e del Cecina. Con la sua doppia cinta di mura, quella etrusca e quella duecentesca, è una città dall’aspetto medievale, dove è ancora possibile gustare l’atmosfera di un borgo antico.

La nostra permanenza a Volterra è stata brevissima, giusto il tempo di passeggiare tra le vie del borgo, di ammirare il paesaggio dal punto panoramico, di cenare con i prodotti tipici alla “Vecchia Lira” e di ricaricare le batterie in vista del nostro secondo giorno.

Secondo giorno

Partiti da Volterra direzione San Gimignano, la nostra prima tappa del secondo giorno.

San Gimignano dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990 è famosa soprattutto le torri medievali che ancora svettano sul suo panorama, che le hanno valso il soprannome di Manhattan del medioevo. Abbiamo acquistato un biglietto cumulativo che comprendeva il Palazzo Comunale, la Pinacoteca, la Chiesa di San Lorenzo in Ponte e infine la Torre Grossa. Anche qui finita la nostra visita ai musei civici di San Gimignano ci siamo rifocillati a suon di porchetta da uno dei numerosi porchettari presenti per le vie della città.

In seguito a questa abbuffata siamo partiti per la volta di Siena. Siena città d’arte, città colta, città della buona tavola, città del Palio. Tanti sono i suoi volti, unica la città.
Adagiata tra le colline toscane mantiene ancora inalterato il suo aspetto e il tempo a Siena pare essersi fermato al Duecento, quando la città cominciò ad arricchirsi di un patrimonio artistico e architettonico che ne ha consacrato per sempre la gloria. Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo davanti ad un mostra di Salvador D’Alì e che fai te ne privi? Ovvio che no. Da Galileo Galilei al Surrealismo, la mostra svela le opere di Dalí nelle quali il Maestro del Surrealismo ha trasformato i concetti fondamentali della fisica e della matematica: lo spazio, il tempo e la gravità.

Fatto e finito questo excursus, ci dirigemmo verso Piazza del Campo che è una delle più belle piazze, è il cuore di Siena e dei senesi. E’ così chiamata perché un tempo era uno spazio verde destinato ad ospitare mercati e fiere. Il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno nella Piazza si corre il Palio, la famosa corsa di cavalli preceduta da un magnifico corteo storico composto da quasi 700 figuranti. La piazza è unica per la sua particolare e originalissima forma a conchiglia, non è lineare ma leggermente in discesa il che rende veramente intrigante il fatto che ci corrano dei cavalli, non tanto per il dislivello ma per la pericolosità.

Sopra a questa Piazza è presente un bellissimo complesso in stile gotico che ospita una gran quantità di tesori firmati Donatello, Pisano e Michelangelo ma anche affreschi del celebre Pinturicchio, il duomo di Siena. Sia l’esterno che l’interno sono decorati in blocchi di marmo bianco a cui sono alternate più sottili strisce nere verdastre, sono questi i colori rappresentativi di Siena, il che la rende veramente inconfondibile e affascinante.

Per entrare nel duomo bisogna munirsi di biglietto, se avete tempo non rinunciate per questo all’idea di visitarla, le opere conservate al suo interno e il loro inestimabile valore valgono senza dubbio il prezzo del biglietto.

Fatta sera procedemmo in direzione Monteriggioni che è senza dubbio uno dei più classici e noti borghi murati italiani, li vicino abbiamo pernotatto in un’agriturismo favoloso “Il Poggiarello“, inserito tra i boschi, i vigneti e le colline del Chianti Senese, come tanti “agriturismi” vicino Siena, circondato da una ampia zona adibita a parco naturale con posizione dominante. Agriturismo che consiglio a chiunque capiti in zona e vuole trascorrere un momento di relax, essendo circondato solo da verde.

Terzo giorno

Dopo esserci riposati totalmente immersi in un silenzio assoluto partiamo per la nostra ultima tappa: Firenze.

Firenze a parer mio meriterebbe un articolo tutto suo, tant’è che in questo mi limito a trascrivere solo quello che abbiamo visto nel nostro breve lasso di tempo nella città natale di Dante Alighieri.

Prima di raggiungere il fulcro della città facciamo sosta al Cimitero Americano di Firenze. Un cimitero molto diverso dagli altri, non soltanto perché è un cimitero americano, ma perché è anche un importante memoriale dedicato ai soldati americani caduti per liberare l’Italia dal nazifascismo.

Dopo questa bella lezione di storia che non fa male ripassare, ci siamo goduti la nostra Firenze da due dei punti panoramici a mio avviso più belli. San Miniato al Monte e piazzale Michelangelo. Venuto mezzodì vuoi non fermarti in una osteria e prenderti una bella fiorentina?

Ahimè dopomangiato era già l’ora di tornare verso casa, quindi rapida passeggiata verso Ponte Vecchio, che è il red carpet di Firenze, e ritorno verso il parcheggio per concludere il nostro tour di 3 giorni nella immensa Maremma Toscana.

Grazie a Corteccia, Pina e Pampi per il viaggio e la compagnia.

Crediti Federico Sampietro per le fotografie.

A presto!

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